venerdì 6 ottobre 2023

CHIESA EVANGELICA E IO DIVERSAMENTE ABILE PERCHE'?

CHIESA EVANGELICA E IO DIVERSAMENTE ABILE PERCHE'?

Dopo trentatre anni  in cui a Castiglione di Forli' ho accettato Cristo Gesu' come 
mIo SIgnore  e Salvatore
 Dopo ventidue anni in cui a Milano nella clinica del  lavoro mi viene diagnosticato l'inizio della malattia di Parkinson (sfumata sindrome extrapiramidale ) che ora per fine efficacia della terapia con levodopa mi imprigiona il mio corpo.
Dopo cinquantasei anni dal tuffo in cui Joni E. rimane paralizzata e che poi essa costituira' una associazione cristiana di supporto ai diversamente abili "Joni and Friends" a c ui collaboro in Italia.:

Dopo questo ad inizio 2023:

Barnabe' Roberto
Faenza,7 Ottobre 2023



Nella mia chiesa la mia disabilita' ora che non mi permette piu' la guida ed essendo essa in altra citta' non mj permette piu' la frequentazione di tutti i culti e attivita' ecclesiali dipendendo dalla disponibilità del diacono residente nella mia citta'. Nella mia comunita' ho avuto sempre la responsabilita' per quando riguarda la disabilita' e la preghiera corpi separati e minoritari nella chiesa non come dovrebbe essere inclusi in modo paritario nella gestione e attivita' della chiesa caratteristica che invece trovo nel volontariato sociosanitario cattolico ,in AVULSS Faenza odv in cui nonostante il mio handicap e fede evangelica sono il segretario.gestore sito web e membro del CCM della ausl distretto di Faenza. Perche' allora non potrebbe essere cosi' nella Chiesa Evangelica?

venerdì 21 aprile 2023

Signore quale è il la mia comunità locale?

Signore quale è il la mia comunità locale?

Visti questi ultimi sessanta giorni in cui materialmente la quasi totalità (solo un fratello mi ha visitato e supportato in carne e ossa) della mia attuale chiesa locale di Imola mi ha lasciato solo, isolato,abbandonato nelle mie problematiche di salute, fisiche, psicologiche, logistiche e spirituali Signore voglia con il tuo Spirito Santo farmi comprendere quale sia la mia comunità locale (pur amando e avendo goduto della partecipazione ai culti della chiesa apostolica di Faenza teologicamente non la sento completamente tale) in cui la domenica tornare a frequentare il culto e tornare a godere materialmente e fisicamente una vera comunione spirituale e l'agape. Questo notte di sabato 22 aprile 2023 sento mio carissimo Salvatore questa come una esigenza sentita come una necessità reale perché pur non avendolo scelto mi sembra di essere in un convento di clausura nel mio vivere la mia fede e il mio rapporto personale con te Cristo Gesù che da trentatré anni godo nel mio cuore il tuo immenso AMORE FEDELTA' PRESENZA AIUTO GRAZIA nella  tua perfetta Onnipotenza e Onniscienza.
Ps 133:1-3: "Ecco, quant'è buono e quant'è piacevole che fratelli dimorino assieme! E' come l'olio squisito che, sparso sul capo, scende sulla barba, sulla barba d'Aaronne, che scende fino all'orlo de' suoi vestimenti; è come la rugiada dell'Hermon, che scende sui monti di Sion; poiché quivi l'Eterno ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno."

1. Cantico di Maalot, di Davide. ECCO, quant’è buono, e quant’è piacevole, Che fratelli dimorino insieme!
2. Questo è come l’olio eccellente, Che è sparso sopra il capo d’Aaronne; Il quale gli scende in su la barba, E poi cola infino al lembo de’ suoi vestimenti.
3. Come la rugiada di Hermon, Che scende sopra i monti di Sion; Perciocchè il Signore ha ordinata quivi la benedizione, E la vita in eterno.
(Salmi, 133)
 L'amore fraterno
At 4:32; Fl 2:1-4
Sal 133:1  Canto dei pellegrinaggi.
Di Davide.
Ecco quant'è buono e quant'è piacevole
che i fratelli vivano insieme!
2  È come olio profumato che, sparso sul capo,
scende sulla barba, sulla barba d'Aaronne,
che scende fino all'orlo dei suoi vestiti;
3  è come la rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di Sion;
là infatti il SIGNORE ha ordinato che sia la benedizione,
la vita in eterno.) 
non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto piú che vedete avvicinarsi il giorno.
Lettera agli Ebrei 10:25 NR94

Signore ti prego fammi capire la tua volontà per farmi tornare a vivere questa comunione e fratellanza insieme la domenica per celebrati adorarti insieme al popolo dei tuoi eletti
Barnabè Roberto 
Faenza Sabato 22 aprile 2023

sabato 1 aprile 2023

Ultima Domenica a Santa Umiltà Preghiera

Domenica 2 Aprile 2023 ultima domenica nella RSA di Sant Umiltà a  Faenza Borgo Durbecco
(,foto notturne dal letto a Sant Umiltà) Ho scelto questo Salmo come base della mia Preghiera di questa che sarà ultima domenica qui 
se Dio vuole martedì 4 aprile alla mattina si torna a casa:
Ps 22:1-31: "Per il Capo de' musici. Su "Cerva dell'aurora". Salmo di Davide. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito? Dio mio, io grido di giorno, e tu non rispondi; di notte ancora, e non ho posa alcuna. Eppur tu sei il Santo, che siedi circondato dalle lodi d'Israele. I nostri padri confidarono in te; confidarono e tu li liberasti. Gridarono a te, e furon salvati; confidarono in te, e non furon confusi. Ma io sono un verme e non un uomo; il vituperio degli uomini, e lo sprezzato dal popolo. Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo, dicendo: Ei si rimette nell'Eterno; lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce! Sì, tu sei quello che m'hai tratto dal seno materno; m'hai fatto riposar fidente sulle mammelle di mia madre. A te fui affidato fin dalla mia nascita, tu sei il mio Dio fin dal seno di mia madre. Non t'allontanare da me, perché l'angoscia è vicina, e non v'è alcuno che m'aiuti. Grandi tori m'han circondato; potenti tori di Basan m'hanno attorniato; apron la loro gola contro a me, come un leone rapace e ruggente. Io son come acqua che si sparge, e tutte le mie ossa si sconnettono; il mio cuore è come la cera, si strugge in mezzo alle mie viscere. Il mio vigore s'inaridisce come terra cotta, e la lingua mi s'attacca al palato; tu m'hai posto nella polvere della morte. Poiché cani m'han circondato; uno stuolo di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e m'osservano; spartiscon fra loro i miei vestimenti e tirano a sorte la mia veste. Tu dunque, o Eterno, non allontanarti, tu che sei la mia forza, t'affretta a soccorrermi. Libera l'anima mia dalla spada, l'unica mia, dalla zampa del cane; salvami dalla gola del leone. Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali. Io annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all'assemblea. O voi che temete l'Eterno, lodatelo! Glorificatelo voi, tutta la progenie di Giacobbe, e voi tutta la progenie d'Israele, abbiate timor di lui! Poich'egli non ha sprezzata né disdegnata l'afflizione dell'afflitto, e non ha nascosta la sua faccia da ui; ma quand'ha gridato a lui, ei l'ha esaudito. Tu sei l'argomento della mia lode nella grande assemblea; io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono. Gli umili mangeranno e saranno saziati; quei che cercano l'Eterno lo loderanno; il loro cuore vivrà in perpetuo. Tutte le estremità della terra si ricorderan dell'Eterno e si convertiranno a lui; e tutte le famiglie delle nazioni adoreranno nel tuo cospetto. Poiché all'Eterno appartiene il regno, ed egli signoreggia sulle nazioni. Tutti gli opulenti della terra mangeranno e adoreranno; tutti quelli che scendon nella polvere e non possono mantenersi in vita s'inchineranno dinanzi a lui. La posterità lo servirà; si parlerà del Signore alla ventura generazione. Essi verranno e proclameranno la sua giustizia, al popolo che nascerà diranno come egli ha operato."
1. Salmo di Davide, dato al capo de’ Musici, sopra Aielet-hassahar DIO mio, Dio mio, perchè mi hai lasciato? Perchè stai lontano dalla mia salute, e dalle parole del mio ruggire?
2. O Dio mio, io grido di giorno, e tu non rispondi; Di notte ancora, e non ho posa alcuna.
3. E pur tu sei il Santo, Il Permanente, le lodi d’Israele.
4. I nostri padri si son confidati in te; Si son confidati in te, e tu li hai liberati.
5. Gridarono a te, e furon liberati; In te si confidarono, e non furon confusi.
6. Ma io sono un verme, e non un uomo; Il vituperio degli uomini, e lo sprezzato fra il popolo.
7. Chiunque mi vede, si beffa di me, Mi stende il labbro, e scuote il capo;
8. Dicendo: Egli si rimette nel Signore; liberilo dunque; Riscuotalo, poichè egli lo gradisce.
9. Certo, tu sei quel che mi hai tratto fuor del seno; Tu mi hai affidato da che io era alle mammelle di mia madre.
10. Io fui gettato sopra te dalla matrice; Tu sei il mio Dio fin dal seno di mia madre.
11. Non allontanarti da me; perciocchè l’angoscia è vicina, E non vi è alcuno che mi aiuti.
12. Grandi tori mi hanno circondato; Possenti tori di Basan mi hanno intorniato;
13. Hanno aperta la lor gola contro a me, Come un leone rapace e ruggente.
14. Io mi scolo come acqua, E tutte le mie ossa si scommettono; Il mio cuore è come cera, E si strugge nel mezzo delle mie interiora.
15. Il mio vigore è asciutto come un testo, E la mia lingua è attaccata alla mia gola; Tu mi hai posto nella polvere della morte.
16. Perciocchè cani mi hanno circondato; Uno stuolo di maligni mi ha intorniato; Essi mi hanno forate le mani ed i piedi.
17. Io posso contar tutte le mie ossa; Essi mi riguardano, e mi considerano.
18. Si spartiscono fra loro i miei vestimenti, E tranno la sorte sopra la mia vesta.
19. Tu dunque, Signore, non allontanarti; Tu che sei la mia forza, affrettati a soccorrermi.
20. Riscuoti l’anima mia dalla spada, L’unica mia dalla branca del cane.
21. Salvami dalla gola del leone, Ed esaudiscimi, liberandomi dalle corna de’ liocorni.
22. Io racconterò il tuo Nome a’ miei fratelli; Io ti loderò in mezzo della raunanza.
23. Voi che temete il Signore, lodatelo; Glorificatelo voi, tutta la progenie di Giacobbe; E voi tutta la generazione d’Israele, abbiate timor di lui.
24. Perciocchè egli non ha sprezzata, nè disdegnata l’afflizione dell’afflitto; E non ha nascosta la sua faccia da lui; E quando ha gridato a lui, l’ha esaudito.
25. Da te io ho l’argomento della mia lode in grande raunanza; Io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono.
26. I mansueti mangeranno, e saranno saziati; Que’ che cercano il Signore lo loderanno; Il vostro cuore viverà in perpetuo.
27. Tutte le estremità della terra ne avranno memoria, E si convertiranno al Signore; E tutte le nazioni delle genti adoreranno nel suo cospetto.
28. Perciocchè al Signore appartiene il regno; Ed egli è quel che signoreggia s
opra le genti.
29. Tutti i grassi della terra mangeranno ed adoreranno; Parimente tutti quelli che scendono nella polvere, E che non possono mantenersi in vita, s’inchineranno davanti a lui.
30. La lor posterità gli servirà; Ella sarà annoverata per generazione al Signore.
31. Essi verranno, ed annunzieranno la sua giustizia; Ed alla gente che ha da nascere ciò ch’egli avrà operato.
(Salmi, 22)

 Le sofferenze e la gloria del Salvatore
Sl 69; Is 53 (Mt 27; Lu 23; Gv 19)
Sal 22:1  Al direttore del coro. Su «Cerva dell'aurora». Salmo di Davide.
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!
2  Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi,
e anche di notte, senza interruzione.
3  Eppure tu sei il Santo,
siedi circondato dalle lodi d'Israele.
4  I nostri padri confidarono in te;
confidarono e tu li liberasti.
5  Gridarono a te, e furon salvati;
confidarono in te, e non furono delusi.
6  Ma io sono un verme e non un uomo,
l'infamia degli uomini, e il disprezzato dal popolo.
7  Chiunque mi vede si fa beffe di me;
allunga il labbro, scuote il capo,
dicendo:
8  «Egli si affida al SIGNORE;
lo liberi dunque;
lo salvi, poiché lo gradisce!»
9  Sì, tu m'hai tratto dal grembo materno;
m'hai fatto riposare fiducioso sulle mammelle di mia madre.
10  A te fui affidato fin dalla mia nascita,
tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre.
11  Non allontanarti da me, perché l'angoscia è vicina,
e non c'è alcuno che m'aiuti.
12  Grossi tori mi hanno circondato;
potenti tori di Basan m'hanno attorniato;
13  aprono la loro gola contro di me,
come un leone rapace e ruggente.
14  Io sono come acqua che si sparge,
e tutte le mie ossa sono slogate;
il mio cuore è come la cera,
si scioglie in mezzo alle mie viscere.
15  Il mio vigore s'inaridisce come terra cotta,
e la lingua mi si attacca al palato;
tu m'hai posto nella polvere della morte.
16  Poiché cani mi hanno circondato;
una folla di malfattori m'ha attorniato;
m'hanno forato le mani e i piedi.
17  Posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano e mi osservano:
18  spartiscono fra loro le mie vesti
e tirano a sorte la mia tunica.
19  Ma tu, SIGNORE, non allontanarti,
tu che sei la mia forza, affrèttati a soccorrermi.
20  Libera la mia vita dalla spada,
e salva l'unica vita mia dall'assalto del cane;
21  salvami dalla gola del leone.
Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali.

Sl 21:1, ecc.; Eb 2:9-13 (Is 52:13-15; 49:6; Lu 24:46-47; Gv 12:32; Ap 11:15)
22  Io annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all'assemblea.
23  O voi che temete il SIGNORE,
lodatelo!
Voi tutti, discendenti di Giacobbe,
glorificatelo,
temetelo voi tutti, stirpe d'Israele!
24  Poiché non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione del sofferente,
non gli ha nascosto il suo volto;
ma quando quello ha gridato a lui, egli l'ha esaudito.
25  Tu sei l'argomento della mia lode nella grande assemblea;
io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono.
26  Gli umili mangeranno e saranno saziati;
quelli che cercano il SIGNORE lo loderanno;
il loro cuore vivrà in eterno.
27  Tutte le estremità della terra si ricorderanno del SIGNORE e si convertiranno a lui;
tutte le famiglie delle nazioni adoreranno in tua presenza.
28  Poiché al SIGNORE appartiene il regno,
egli domina sulle nazioni.
29  Tutti i potenti della terra mangeranno e adoreranno;
tutti quelli che scendon nella polvere
e non possono mantenersi in vita
s'inchineranno davanti a lui.
30  La discendenza lo servirà;
si parlerà del Signore alla generazione futura.
31  Essi verranno e proclameranno la sua giustizia,
e al popolo che nascerà diranno com'egli ha agito.

(


 Is 53:1  Chi ha creduto a quello che abbiamo annunciato?
A chi è stato rivelato il braccio del SIGNORE?
2  Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella,
come una radice che esce da un arido suolo;
non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi,
né aspetto tale da piacerci.
3  Disprezzato e abbandonato dagli uomini,
uomo di dolore, familiare con la sofferenza,
pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,
era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.
4  Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,
erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;
ma noi lo ritenevamo colpito,
percosso da Dio e umiliato!
5  Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,
stroncato a causa delle nostre iniquità;
il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui
e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.
6  Noi tutti eravamo smarriti come pecore,
ognuno di noi seguiva la propria via;
ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.
7  Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la bocca.
Come l'agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa,
egli non aprì la bocca.
8  Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo;
e tra quelli della sua generazione chi rifletté
che egli era strappato dalla terra dei viventi
e colpito a causa dei peccati del mio popolo?
9  Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi,
ma nella sua morte, egli è stato con il ricco,
perché non aveva commesso violenze
né c'era stato inganno nella sua bocca.
10  Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti.
Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato,
egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni,
e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani.
11  Dopo il tormento dell'anima sua vedrà la luce e sarà soddisfatto;
per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti,
si caricherà egli stesso delle loro iniquità.
12  Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
egli dividerà il bottino con i molti,
perché ha dato se stesso alla morte
ed è stato contato fra i malfattori;
perché egli ha portato i peccati di molti
e ha interceduto per i colpevoli.

Questi versetti dal Salmo 22 e da Isaia 53 oggi li faccio miei dopo oltre un mese dal ricovero ospedaliero in Ospedale Civile di Faenza e ultimi 30 giorni di recupero psico fisico in questa struttura sanitaria RSA di Sant Umiltà nel mio Borgo Durbecco comprendendo immensità del Sacrificio di Cristo Gesù rispetto alla mia limitatezza e fragilità e dalla nuova possibilità che il nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù mi concede per conto di DIO così porto alla vostra intercessione il mio prossimo ritorno a casa 

Vostro fratello in Cristo Gesù 
Barnabè Roberto 
Faenza domenica 2 aprile 2023